Typhoid, viaggio nella vita di una cuoca assassina.
Lo spettacolo è scritto e interpretato da Maria Silvia Avanzato e Teresa Fava.
Regia di Gabriele Vincis
Locandina dello spettacolo e immagini di scena illustrate da Annelisa Bonetti.
Associazione Culturale diciottoetrenta
Alla fine dell’Ottocento, a New York, approdò una grande nave postale brulicante di passeggeri in fin di vita. Nulla di strano per una città come New York, sintesi di quel grande sogno americano che molti rincorrevano chiudendo il proprio cuore in valigia. Fra questi fiduciosi c’era anche la quindicenne irlandese Mary, viva per miracolo e determinata a rimediare un lavoro.
Mary Mallon diventerà una cuoca chiacchierata. I medici americani serberanno per sempre un angosciante ricordo di lei, i newyorchesi le affibbieranno un nomignolo crudele, scrittori e storici indagheranno ogni scabroso dettaglio della sua esistenza fino al nebuloso epilogo che ha fatto di lei un personaggio sospeso fra storia e leggenda.
Typhoid nasce per raccontare l’odore dei vicoli dell’epoca, per addentrarsi nelle grandi cucine delle ville padronali e conoscere le “sporche irlandesi” che si svegliavano ogni mattina all’alba per imbandire tavole grandiose.
Nasce attorno alla misteriosa vita di una di loro, quella Mary Mallon che una mattina finì sul giornale con l’accusa di portatrice sana. Due voci si alternano sulla scena, interpretazione teatrale e narrazione letteraria, in un braccio di ferro dai toni scanzonati.
Accompagnate da immagini e commenti musicali, in una suggestiva incursione nei primi del Novecento americani, due giovani artiste diventano scenografia vivente di una strana vicenda di cronaca e la ripescano dai fondali della dimenticanza per restituirla al pubblico, interagendo con esso.